1. Si assume il reale nelle sue varie manifestazioni

Posted · 1 Comment

Lande 0

[Questo brano, tratto da una mail del 6/8/2015, contiene degli appunti di Mariangela Guatteri intorno al progetto Descrizione del mondo. Si tratta per me di appunti in parte ancora oscuri per la loro densità, ma già fecondi e moltiplicatori di pensiero. Innanzitutto individuano l’importanza di muovere dal concetto di materiale, inteso come manifestazione non mediata, che attende dal soggetto scrittore o artista forma e discernimento, oblio o trasfigurazione espressiva, e rispetto al quale si chiede una possibile forma di relazione – affettiva, riflessiva, immaginativa. Una forma, però, che mantenga una tensione nei confronti del materiale incontrato, tale da  farlo esistere nella sua opacità ed estraneità, prima che un procedimento o un gesto espressivo lo riconducano all’io, o alla firma d’autore, al contorno dell’opera. a. i.]

 

di Mariangela Guatteri

Vi annoio (ma magari no) con la condivisione di una configurazione che riguarda la modalità (non il paradigma) dell’azione intraprendente innescata dalla Descrizione del mondo:

  1. Si assume il reale nelle sue varie manifestazioni: il materiale – qualsiasi – che c’è a disposizione, dandogli il peso della materia prima (materia collettiva).
  2. Una materia prima proviene da (e si avvia a) un processo naturale di sedimentazione, come un riposo attivo.
  3. Si procede con un gioco che mette allo scoperto (o in maggiore evidenza) la natura propria delle relazioni attivate del soggetto umano con la materia prima: relazioni di qualità reticolare e pluridimensionale.
  4. Qualità reticolare e pluridimensionale sono inevitabilmente proprie anche del soggetto umano che si mette in relazione e azione come autore consumatore produttore di materia prima.
  5. Le qualità pluridimensionale e reticolare delle relazioni non contempla la necessità di individuare e tracciare, dei vari linguaggi e forme a cui si attinge (materia prima), richiami e rinvii lungo una verticale (o orizzontale) storica – dove, comunque, linguaggi e forme hanno dei puntatori –.
  6. I riferimenti ora tracciano un disegno del mondo a più dimensioni.
  7. Questo gioco relazionale cataloga colloca archivia le metamorfosi del mondo secondo modalità maggiormente convenienti a uno spazio (concettuale fisico spirituale emozionale individuale collettivo) fondato su un sistema di mediazione, tecnologica prima di tutto.
  8. In una situazione a preponderante mediazione tecnologica – in un perenne stato dell’arte delle tecnologie di relazione di massa – l’attività di riscrittura da una medesima lingua e da una lingua non ‘madre’ mostra chiaramente un nodo, nucleo significante della rete in cui si esiste.
  9. Il nodo si pone essenzialmente come necessità di atti di traduzione – dove anche la riscrittura è un atto di traduzione continua –, più che di mediazione protesica in mostra.