Distribuzione di oggetti del profondo cielo e di specie d’insetti

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Il 26 maggio 2017 si svolgerà presso il VIR di via Carlo Farini 35 a Milano RISCRIZIONI DI MONDO #2 Spazi intraterrestri & altre uscite , un incontro tra pratiche artistiche, poetiche e scientifiche per spostare anche di pochissimo i confini del mondo. In tale occasione inauguriamo una campagna anti-antropocentrica, citando un motto dell’illustre Valère Novarina: “Vidons les hommes les uns dans les autres et qu’ils se joignent sans langage aux choses sans pourquoi. Merde à l’homme!”. E procederemo quindi alla distribuzione degli oggetti del catalogo Messier (110) e delle specie d’insetti attualmente catalogati (900.000 e oltre), affinché si avvii un maturo confronto e si stabilisca una nuova intimità con questi compagni di strada, galassie, nebulose e esapodi.

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Cominceremo con la distribuzione degli oggetti del profondo cielo del catalogo Messier, la distribuzione dev’essere generosa e nel contempo arbitraria, suggerire un confronto intimo e personale con una quantità di oggetti-senza-perché non stellari ragguardevole. Disponiamo di: galassie a spirale, galassie ellittiche, galassie irregolari, galassie lenticolari, stelle doppie, ammassi aperti, ammassi globulari, nebulose diffuse, nebulose planetarie, resti di supernova, e tanto altro ancora.

Ma non dobbiamo tralasciare che al profondo cielo si affianca, come in un gomito a gomito amichevole, il profondo prato, anzi il profondo territorio qualunque, che gli insetti occupano con lungimiranza da circa 400 milioni di anni, e che li rende oggi discreti ma sicuri padroni del pianeta, contando ogni attimo su una presenza di un miliardo di miliardi di unità. E qui la distribuzione si fa ardua, e va per ciò realizzata di slancio, in modo da discernere atterigoti e pterigoti, per poi addentrarsi nelle ramificazioni di questi ultimi, paleotteri e neotteri, per dedicarsi con le energie rimaste alla effettiva considerazione dei tre grandi sottogruppi Polineotteri, Paraneotteri e Oligoneotteri. Senza che tutto questo c’impedisca di evocare in modo imprevedibile ma legittimo le libellule dalla plurima occhiata o addirittura la pulce d’acqua (Podura aquatica).

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La distribuzione avverrà per vie sociali, già battute da trame antropomorfe e antropocentriche, affinché si facciano spazio, negli angoli, nei cantucci, nelle righe poco visualizzate e gradite, questi esseri gassosi e remoti, e questi esseri vivaci e vicinissimi. La distribuzione avverrà per simpatia o per assurdo o per caso, e ogni destinatario farà di questi lasciti denotativi (di questi nomi e di queste descrizioni) qualcosa: una dimenticanza, un rinnovato ignorare oppure una risposta verbale, o fotografica, o per tratteggi di penna su carta, o sgocciolamento di colori, una segnalazione misteriosa, o magari ne diventerà testimone, attraverso apprendimento mnemonico, o si farà custode silenzioso di un nuovo tratto che costituisce il mondo.

Qui sul sito, in un apposito post, ospiteremo le eventuali risposte, semmai ce ne saranno, se ci arriveranno, via Facebook, in qualsivoglia formato, del vostro dialogo intimo, del vostro confronto maturo, occhi negli occhi, tra insetti e voi, del vostro faccia a faccia, tre gli oggetti del profondo cielo e voi.